Ciao Murioline!
L'idea di questo post è nata proprio pochi minuti fa, grazie ad un messaggio di posta che la mia sorellina Piccopì mi ha inviato su facebook.
Lei naturalmente me l'ha inviato sapendo che ne avrei tratto ispirazione per un post (mi conosce come le sue tasche XD)
Ed ecco qui.
Momenti di trascurabile felicità, o meglio, chi nella vita non ha avuto piccoli momenti di felicità dati da qualcosa, da qualche evento che per un'altra persona può essere invece considerato di importanza trascurabile?
Proprio di questo parla il libro di Francesco Piccolo intitolato appunto "Momenti di trascurabile felicità".
«Ricordarsi esattamente dove eravamo mentre leggevamo un libro. Vagare di notte per la città vuota in una particolare e perfetta settimana d'agosto. Salire sul treno e sperare di non trovare qualcuno al proprio posto. Il sollievo di poter stare seduti mentre gli altri si avventano su un buffet, perchè un amico si è offerto di andarci a prendere qualcosa. Accompagnare al bancomat qualcuno che si conosce da una vita e non sentirsi obbligati a fare un passo indietro.
Debolezze, segreti inconfessabili, lampi di gioia, piaceri intensi, volatili e irriverenti.
Francesco Piccolo compone un mosaico di situazioni quotidiane e divagazioni piene di ironia, irresistibile perfidia, divertimento e stupore. Momenti luminosi, per un tagliente e limpido catalogo dell'allegria di vivere.»
C'è qualcosa in Momenti di trascurabile felicità che chi legge già conosce e che ritrova e che quindi, con dolcezza e stupore, accomuna.
E' vero infatti dal piccolo passo che ho letto mi accorgo quanto ciascuno di noi possa riconoscersi in uno di questi Momenti.
" Quando mi rendo conto che tra due persone c'è un amore segreto.
Il fatto che l'aloe è vera.
Quando è morto il canarino.
La certezza che non avrò mai più sedici anni.
Il momento in cui finisce il rumore della centrifuga della lavatrice.
Anche il giorno che ho deciso che non avrei più spedito cartoline.
Quando quelli che ti salutano con i bacini ti danno davvero dei bacini con le labbra umide,
sono molto abile a individuare il momento giusto in cui non mi guardano
per passare il dorso della mano sulla guancia nel punto dove mi sembra di sentire l'umido.
"Francesco Piccolo, Momenti di trascurabile felicità"
Cosa gli aveva fatto di male il canarino? T__T
Mah...
Anche l'apprezzatissimo film "Il favoloso mondo di Amelie" inizia descrivendo le piccole abitudini della protagonista, piccole cose, che i più potrebbero definire bizzarre, ma che la rendevano felice, cose come infilare la mano in un sacco pieno di legumi, giocare a lanciare i sassi nel fiume e contarne i salti, rompere la crosta della creme brulè con il cucchiaino.
E' stata poi effettuata un'indagine su Twitter chiedendo alla gente di raccontare i propri "Momenti di trascurabile felicità"
Ecco alcune delle risposte date:
Arrivare in una nuova città al momento giusto e scoprire che non faceva bel tempo da settimane.
Quando a pranzo trovi inaspettatamente quello che volevi mangiare.
Quando scopri che in rete c'è un altro sconosciuto che la pensa come te.
Quando dopo un litigio mattutino mio figlio adolescente mi saluta prima di andare a scuola e intensamente mi guarda.
Arrivare in ritardo ad un appuntamento di lavoro perché sei entrato in una libreria.
Il mio fidanzato, che prima di dormire mi racconta la l'Odissea a modo suo, come una fiaba.
Quando la ragazza che ha preferito uno più brutto di te viene mollata.
Mia nonna che mi recita poesie di quando era bambina.
Quando sto per finire un libro e in realtà vorrei non finisse.
Quando in orchestra si accorda prima del concerto.
L'applauso degli studenti quando mi hanno riconfermata a scuola.
Tennis. Smorzata. La palla tocca il nastro due volte e lo supera.
Quando in una stanza affollata ti accorgi che anche lui sta guardando te.
Trovare parcheggio in meno di un minuto il sabato in centro.
Scoprire dalle statistiche che dopo averti lasciato, lei continua a visitare il tuo blog di nascosto...
Sfogliare per caso un vecchio libro e trovarci una figurina Panini come segnalibro.
Ferragosto: la spiaggia preferita è quasi deserta perché hanno avuto tutti paura della folla.
Quando ho visto Giovanni Scialpi in una puntata di Derrick.
Sapere che con l'ultimo casino successo in ufficio tu per una volta non hai colpe.
Addentare un panino con la mortadella dopo 100 vasche in piscina.
Scoprire che il tuo ragazzo di notte ha recuperato il micio abbandonato visto nel pomeriggio.
Quando avrei voluto non aver ragione e, ringraziando Dio, non ce l'avevo.
Svegliarsi pensando di non aver sentito la sveglia e scoprire che si può dormire ancora.
Quando prendi 8 in latino.
Aprire una bustina di figurine calciatori e scoprire che non c'è neanche una doppia.
Il sorriso timido di un bambino, in fila alla cassa del supermercato con la sua mamma.
Riuscire a suonare quel riff di chitarra che ti ha impegnato per 5 anni.
Quando chiudo la telefonata con lui e poi inaspettatamente un secondo dopo mi richiama.
Quando in un romanzo trovo citazioni o riferimenti agli Smiths.
Quando, in aereo, butti un occhio fuori dal finestrino...
Trovare pronta sul luogo di lavoro la mazzetta dei quotidiani la mattina presto.
Quando suggerisci una buona idea ad un amico.
L'odore di un libro appena comprato.
Iniziare il lunedì in compagnia degli stessi amici con cui hai concluso il weekend.
«Mi sono sentito a casa appena ti ho vista».
Una doccia calda dopo una corsa sotto la pioggia.
Pensare di aver gabbato tua madre incrociata sulle scale dopo essere tornato a casa sbronzo.
Voler sottolineare una bella frase su un libro e trovarsi una matita in tasca.
I primi minuti in un paese mai visitato prima.
Quando il piccione «centra» chi ti sta accanto.
Trovare 5 euro nella giacca dell'inverno scorso dopo averla ritirata dalla lavanderia.
Il bacio notturno prima di salire a casa.
Cambiare paese, città, regione lasciando tutti alle spalle.
Quando svolti a un incrocio, senza capire chi ha la precedenza, e non senti alcun impatto.
Svegliarsi con la sensazione di aver fatto un bel sogno.
Il primo sorso di caffè caldo la mattina. Soprattutto se non l'ho preparato io.
Quando stappi la birra dopo l'ufficio, lanciando via i tacchi.
Comprare l'ultimo libro del tuo autore preferito il giorno stesso in cui esce.
Sapere che il tuo ufficio è a un paio di metri a destra della camera da letto.
Quando capisci che stai per addormentarti.
Mio figlio che mi dice che sono bella anche se piove.
Guardare vecchie foto e considerare che nonostante l'età si è migliorati.
Quando perdi un treno che si rompe dopo qualche fermata.
Ora vi svelo invece qualcuno dei miei...
- Il profumo di un libro o di un giornale nuovo
- Comprare qualcosa di tanto desiderato
- Trovare pronto per pranzo o cena quello che si desidera ^.^
- Svegliarsi da un incubo e scoprire che è tutto un sogno (specie quando sogno di essere tornata alle medie e di dover sostenere un'interrogazione dalla terribile professoressa di francese O__o)
- O quando andavo ancora a scuola, svegliarmi presto la mattina e scoprire che è domenica e rituffarmi nel cuscino ^__^
- Il profumo delle lenzuola pulite
- Vedere il risultato finale di un lavoro finito e "rotolarsi" XD dalla gioia perché è venuto meglio di come ci aspettavamo
- Guardare chi si ama negli occhi e capire quanto lui ti ami senza il bisogno che dica nulla
- Essere sul pullman per tornare a casa, osservare un bel tramonto con un cielo coperto di nuvole rosa, desiderare di avere il tuo amore accanto per vedere quello spettacolo insieme, e ricevere in quel momento un messaggio da lui (che è invece sul treno) che ti dice "Piccina guarda le nuvolette rosa" e commuoverti come una scema.
- Ridere con tua sorella per una battuta che capite solo voi due
- Cercare di far ridere tua sorella nei momenti in cui vuol fare la seria, e sentirsi poi dire "la smetti mi fai sempre ridere" XD
- Mangiare un cioccolatino :P
E tanto altro ancora ....
Vi va di raccontarmene qualcuno dei vostri??? Fate pure ^________^
Vi auguro un milione e più di momenti di trascurabile felicità! Alla prossima :***